Come dice saggiamente Sara nel blog di Francesca Magni Letto fra noi non c’è frase migliore di quella di Albert Einstein per rappresentare questo libro.
“Gran brutta malattia il razzismo. Più che altro strana: colpisce i bianchi, ma fa fuori i neri“.
Questo libro mi è stato segnalato da Marco, un educatore impegnato in progetti contro il razzismo nelle scuole. Lo voglio ringraziare perchè mi ha dato la possibilità di conoscere un libro che ancora non mi era capitato sotto gli occhi.
Credo che il razzismo sia una delle piaghe peggiori del nostro tempo e forse è importante, ora più che mai, saperlo riconoscere, nelle sue mille sfacettature, per poterlo estirpare.
Il libro, attraverso un’analisi semplice ma completa, inizia un’azione di lavoro per la costruzione di rapporti basati sul rispetto della diversità. Attraverso una ricostruzione storica dell’evoluzione dell’ideologia razzista, si arriva a una ricca esemplificazione di episodi contemporanei, che dimostrano fin troppa similitudine col passato più scomodo della politica nazionale e internazionale.
I principali obiettivi del razzismo contemporaneo? Gli stessi di sempre: i più deboli.
Quali soluzioni quindi? Nessuna nuova strategia, nessun nuovo approccio al problema.
L’antirazzismo si fonda ancora oggi sull’educazione e sull’apertura all’alterità.
Il razzismo come strumento di difesa e di protezione è un meccanismo naturale dell’agire umano.
Non bisogna averne paura, va piuttosto compreso per meglio maturare la volontà di liberarsi definitivamente della sua scomoda presenza.
Una società antirazzista, però, non nasce per caso o in modo del tutto automatico; è invece una conquista alla quale si giunge promuovendo la cultura, la conoscenza di sé e degli altri, la fiducia reciproca, la capacità di comunicare, di ascoltare, di cooperare e di risolvere conflitti.
Età di lettura: da 13 anni.
- Autore: Eric Cò
- Editore: Italian University Press
- Data pubblicazione: 2010
- Pagine: 156
- Prezzo di copertina: € 12,00