Anna ha quindici anni, vive a Milano e vorrebbe fare la giornalista.
Nel suo diario ha scritto una frase di un articolo della Politkovskaja pubblicato poco prima che fosse assassinata: “Non sono un vero animale politico. Non ho aderito a nessun partito perché lo considero un errore per un giornalista, almeno in Russia. Quale crimine ho commesso per essere bollata come ‘una contro di noi’? Mi sono limitata a riferire i fatti di cui sono stata testimone. Ho scritto e, più raramente, ho parlato”.
Queste parole sono la sua guida, il suo punto di riferimento, soprattutto quando i suoi compagni la prendono in giro e quando sua madre non le parla perché vorrebbe vederla avvocato.
Anna però è testarda, vuole scrivere, informare.
Adora il ticchettio della tastiera e sogna luoghi lontani da visitare e piccole e grandi storie da raccontare.
Nel suo piccolo, incontra dei dilemmi (pratici e morali) con cui la giornalista russa si è imbattuta su larga scala.
Per esempio, dare visibilità a chi ti è amico o a chi se lo merita? Come reagire alle intimidazioni e alle lusinghe del quotidiano? Come raccontare una storia con sentimento mantenendo contemporaneamente la lucidità di giudizio?
La determinazione della nostra eroina basterà a farle realizzare il suo sogno?
Di certo l’incontro con Manuel, misterioso ragazzo dalla pelle bruna e dagli occhi d’ebano, non le faciliterà la vita, soprattutto nel rapporto con la madre. Ma servirà ad arricchire il suo bagaglio di consapevolezza e di valori.
Età di lettura: da 13 anni.
- Autore: Lucia Tilde Ingrosso
- Editore: Feltrinelli
- Data pubblicazione: 2016
- Pagine: 240
- Prezzo di copertina: € 14,00