Oggi conosciamo l’autore Iacopo Bellani.
PRESENTAZIONE
Mi chiamo Iacopo Bellani, a Luglio mi sono laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca e coltivo il sogno di diventare Pediatra.
Ho iniziato a scrivere “Fiabe contro il Raffreddore” per raccontare le malattie che spaventano, ma allo stesso tempo incuriosiscono i piccoli lettori. Si tratta dunque di un libro sia per bambini, dal momento che, attraverso un linguaggio semplice ed illustrazioni moderne, cerca di rispondere alle loro sincere domande, sia per genitori, che si trovano di fronte alla difficoltà di spiegare tematiche talvolta difficili da trattare.
Le otto fiabe si inseriscono in una cornice in cui Giacomo si ritrova in una stanza che non ha mai visto prima insieme ad alcune persone che chiama “alieni”, poiché il loro linguaggio risulta incomprensibile, creando nel bambino dai capelli biondi dubbi e preoccupazioni.
Infatti, ho scelto di scrivere questo libro partendo dalla considerazione che i bambini sono perfettamente in grado di comprendere la realtà che li circonda e che genera in loro numerose curiosità. La loro intelligenza e sensibilità, pertanto, necessitano di risposte adeguate a tal punto che un genitore non deve sottrarsi dall’affrontare un argomento, per quanto spinoso o delicato.
I racconti vedono come protagonisti tipici personaggi fiabeschi, tra cui eroi, maghi, streghe, fantasmi, principi, ma sono stati rivisitati in chiave moderna e sono coinvolti in vicende originali, ciascuna delle quasi si focalizza su una patologia dell’età pediatrica oppure su uno stato di malattia che può interessare parenti ed amici. Ho racchiuso anche altre numerose tematiche, tra cui la paura e il coraggio, ricordando che non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto nelle difficoltà, e le diversità, intese come valore aggiunto che rende ciascuno a proprio modo speciale.
Ho inoltre scelto di indicare delle “Istruzioni per l’uso” sulla copertina del manoscritto, in quanto vorrei che “Fiabe contro il Raffreddore” possa diventare una sorta di farmaco utile a sentirsi meglio e coraggiosi per superare gli ostacoli della quotidianità.
Per questo motivo, grazie al sostegno dell’associazione Amici di Ndugu Zangu onlus, ho creato un progetto no profit i cui ricavati verranno interamente devoluti a regalare il libro ai bambini ricoverati nei reparti ospedalieri, ai pazienti dei Pediatri di Famiglia e di giovani lettori residenti in Comunità Educative sul territorio italiano.
Per quanto riguarda la scelta del titolo, il raffreddore è considerato una delle malattie più comuni in tutto il mondo, la quale interessa ciascun individuo almeno una volta nella vita. È una patologia così diffusa e conosciuta che spesso viene trascurata e banalizzata, in quanto curarla richiede semplici rimedi. Tuttavia, non tutti sanno che può evolvere in complicanze più o meno severe a tal punto da richiedere l’ospedalizzazione di un paziente. Dunque,“Fiabe contro il Raffreddore” si propone come un invito ed uno strumento per non trascurare le domande dei bambini, le quali, seppur formulate con innocenza mediante un linguaggio semplice, richiedono sempre una risposta adeguata ed esaustiva senza che i genitori provino a sottrarsi, soprattutto quando riguarda un tema non semplice da affrontare.
INTERVISTA
1.Come hai cominciato a scrivere libri per bambini/ragazzi?
Ho iniziato a scrivere racconti per bambini mentre frequentavo il mio tirocinio nell’ambulatorio di una Pediatra di Famiglia, esperienza che mi ha permesso di cogliere le principali difficoltà che le famiglie affrontano nella quotidianità e l’importanza della creazione di un rapporto solido di fiducia tra genitori e bambini, anche in momenti delicati.
2. Come nasce un libro?
Un libro nasce dall’esigenza di creare un rapporto empatico con il lettore, fino a condividere una parte di se stessi, una riflessione, un’esperienza, un’emozione, un incoraggiamento, una rassicurazione.
3. Ci sono progetti editoriali in pentola?
Attualmente ho tante idee e molto entusiasmo verso la scrittura e il mondo dell’editoria. Tuttavia, mi serve ancora del tempo per realizzare un nuovo progetto, che sia ben curato in ogni dettaglio. Come una deliziosa torta, necessita del giusto tempo di lievitazione prima che venga infornata.
4. Il libro per bambini/ragazzi che hai nel cuore scritto da altri?
Non è facile scegliere un solo titolo o un singolo autore. Mi è sempre piaciuto leggere, avvicinarmi a qualsiasi genere letterario, volare con la fantasia, esplorare mondi diversi, immedesimarmi nei personaggi.
Se dovessi proprio trovare dei nomi, Roal Dahl e Gianni Rodari sono gli autori che mi hanno conquistato maggiormente.
5. Cosa stai leggendo, anche non per bambini?
Le mie ultime letture sono il gradito regalo di Laurea di alcuni carissimi amici. In questi giorni sto terminando l’opera di Fabio Geda “Nel mare ci sono i coccodrilli”, che affronta la delicata tematica delle immigrazioni attraverso la storia vera di Enaiatollah.
6. Cosa ti piace di più dell’essere scrittore?
Dell’essere scrittore mi piace la possibilità di entrare nelle vite delle persone per regalare una occasione in cui confrontarsi con se stessi. Leggere è un momento di intimità durante il quale si esplora la propria interiorità e ci si mette in discussione, al fine di trovare il coraggio per affrontare e superare gli ostacoli.
7. Cosa non deve mai mancare in un libro per bambini/ragazzi?
I libri per ragazzi devono avere un pizzico di avventura, elemento che non guasta mai.
8. Un pensiero sugli ebook?
Io amo i libri cartacei, lo scorrere delle pagine, il profumo della carta. Tuttavia la società è continuamente in evoluzione e la tecnologia sempre più sviluppata. A mio parere, un ebook non avrà mai lo stesso fascino di un libro cartaceo, ma può essere un valido strumento per avvicinare i
giovani lettori, ormai nativi digitali, sia ai grandi classici sia alle nuove uscite.